SANTENA – 31 agosto 2019 – Weekend a Carmagnola, Riva presso Chieri e Cambiano. Premio Cavour, sagre, fiere, Distretto del Cibo dimostrano come la comunità del Chierese-Carmagnolese si sta attrezzando per affrontare questa fase di trasformazione sociale e culturale. Premio Cavour del XX settembre.
1) Distretto del Cibo, Sagre e Fiere. Tutto l’anno la comunità che vive e lavora nel Chierese-Carmagnolese realizza manifestazioni per promuovere i prodotti agricoli e alimentari del territorio. Un patrimonio che nutre con prodotti sani e di qualità in primo luogo le persone che vivono nella Provincia metropolitana e nella Regione. Un sistema di grande valore che, nel distretto del Cibo, ha il denominatore comune capace imprimere una svolta all’inerzia in cui rischia di avvilupparsi il comparto orticolo e frutticolo. Un comparto sacrificato a un mercato esageratamente sregolato sotto l’aspetto della provenienza, della sostenibilità, del valore economico, nutrizionale e di contenuto di lavoro.
2) La 70° Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola, la 42° Sagra del Pomodoro Costoluto di Cambiano e a Riva Presso Chieri la 15° Fiera Regionale della Razza Bovina Piemontese, insieme alla Fiera delle Ciliegie di Pecetto, alla Fiera dell’Asparago di Santena e delle Terre del Pianalto, dicono che il Chierese-Carmagnolese è paradiso terrestre per i vegani, i vegetariani e gli onnivori del Piemonte. Una specialità che va oltre le miopi visioni localistiche, visto che tutti questi prodotti sono patrimonio di aziende agricole situate in molti comuni della zona.
3) Peperone di Carmagnola. La 70° Fiera nazionale del Peperone di Carmagnola, dal 30 agosto all’8 settembre, non è solo la più importante della zona ma è la più grande rassegna d’Italia dedicata a un prodotto orticolo. Dieci giorni dedicati alla cultura e alla gastronomia che nel 2018 ha registrato 250.000 presenze con una ricaduta economica di 5 milioni di euro. Dati certificati dal professor Giuseppe Attanasi, Ordinario dell’Università di Nizza e docente della Bocconi.
4) Riva: la razza piemontese. La XV Fiera Zootecnica Regionale, dal 28 agosto al 2 settembre, rappresenta un’attività agricola e di allevamento animale per la produzione di carne rossa di qualità superiore che ben si inserisce nel contesto della tradizione, della cultura, del paesaggio e del sistema di produzione di ricchezza della zona Chierese-Carmagnolese della Città Metropolitana Torinese. Nella Zona si alleva più di un quarto della popolazione totale dei bovini di razza piemontese. Un elemento che ha una forte ricaduta sociale ed economica, nonché una forte valenza per la biodiversità del territorio.
5) Cambiano Costoluto. La Fiera, sabato 31 agosto e domenica 1 settembre, conferma la ricchezza della biodiversità nelle colture della zona. Una zona specializzata nella produzione di frutta, carni, latticini e in particolare di ortaggi sani, salubri e freschi che mantengono alta la qualità delle derrate alimentari che sono importate sul mercato di Torino dal resto d’Italia e dall’Estero. La valorizzazione della produzione del pomodoro Costoluto di Cambiano conferma la capacità di andare oltre i confini comunali inserendosi nella dimensione zonale e metropolitana di domanda di cibo buono, sano e fresco.
6) Premio Nazionale Camillo Cavour. Venerdì 20 settembre, 149° anniversario della Presa di Roma, alle 17, nel Castello Cavour di Santena, gli Amici di Camillo Cavour di Santena e la Fondazione Cavour consegneranno la copia dei caratteristici occhiali in oro del Conte, al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. L’ingresso alla cerimonia di valore nazionale, come da tradizione, è libero e gratuito.
7) 8 Settembre 1943. Settantasei anni fa in tutta Italia questa giornata segnò la vita di tutte le famiglie dal nord al sud, dall’est all’ovest. Il cambio dell’alleanza in favore delle potenze occidentali e la successiva occupazione tedesca dell’Italia, da sotto Napoli in su, coinvolsero tutti in una nuova situazione. Nelle ore e nei giorni successivi 700.000 mila soldati furono catturati in Italia e nei fronti di guerra e deportati in Germania. La grande maggioranza, il 90%, rifiutò di aderire alla Repubblica Sociale Italiana e di combattere al fianco dei Tedeschi e andò a formare gli IMI, Internati Militari Italiani. Contemporaneamente i giovani in età di chiamata alle leve militari, sotto la minaccia di pena di morte in caso di renitenza, entrarono in clandestinità: chi nascondendosi presso famiglie e conoscenti, chi raggiungendo le formazioni partigiane che combattevano con gli Alleati per la liberazione dell’Italia. Un dramma che coinvolse tutte le famiglie a differenti gradi e che diede il giudizio finale su un Fascismo già agonizzante, come dimostrò la sfiducia e la deposizione di Benito Mussolini, sancita dal Gran Consiglio del Fascismo il 24-25 luglio 1943.
Gino Anchisi da Santena la città di Camillo Cavour, 31 agosto 2019.
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