SANTENA – 10 novembre 2009 – «La rotonda alla Clessidra: tempi biblici», questo il commento di Roberto Ansaldi, capogruppo dell’Unione dei Moderati-Udc, alla recente approvazione da parte della Giunta comunale della convenzione per la realizzazione della rotonda davanti a centro commerciale La Clessidra.
Roberto Ansaldi inizia così il suo commento: «L’approvazione da parte della Giunta municipale della convenzione per la costruzione della rotonda davanti al centro La Clessidra, dimostra alcune cose che già erano presumibili, ma ora sono palesi».
La vicenda viene ripercorsa da Ansaldi con unici tappe:
– nel 2007 è stato approvato il progetto della viabilità della zona e la Provincia ha dato l’assenso positivo;
– 8 mesi dopo, a febbraio 2008, l’amministrazione ha approvato un progetto specifico ed ha fatto sottoscrivere alla LM, proprietaria della clessidra, l’impegno a realizzare l’opera;
– 2 mesi dopo, ad aprile 2008, il progetto è stato approvato dal Consiglio comunale;
– 2 mesi dopo, a giugno 2008, la giunta ha approvato il progetto preliminare;
– 2 mesi dopo, ad agosto 2008, il progetto di giugno è stato mandato in Provincia;
– 2 mesi dopo, a ottobre 2008, la Provincia manda le osservazioni e il Comune …non emana atti conseguenti;
– 4 mesi dopo, a febbraio 2009, la Provincia manda l’assenso condizionato;
– 4 mesi dopo, a giugno 2009, il Comune manda il progetto esecutivo alla Provincia;
– 2 mesi dopo, ad agosto 2009, il comune manda in provincia alcuni elaborati integrativi;
– 1 mese dopo, a settembre 2009, dalla Provincia arriva l’assenso;
– 2 mesi dopo, a novembre 2009, la giunta approva lo schema di convenzione con la LM;
Roberto Ansaldi continua così il suo commento: «In buona sostanza, sono passati 27 mesi e la rotonda è ancora da incominciare, intanto ci sono stati sette incidenti, alcuni gravi, e si è sfiorato il morto».
Il capogruppo dell’Unione dei Moderati rivolge domande al sindaco Benny Nicotra. La prima domanda è la seguente: «La proprietà ha dichiarato che la rotonda l’aveva proposta all’inizio, ma il Comune non l’ha voluta. Siccome nella precedente legislatura l’assessore all’urbanistica era Lei, ci spiega perché non l’aveva voluta?».
La seconda domanda è: «Perché ci abbiamo messo due mesi per mandare un progetto in Provincia?».
La terza domanda è questa: «Perché dopo le osservazioni della Provincia e per quattro mesi non è stato modificato il progetto secondo i dettami della Provincia?».
La quarta domanda recita così: «Perché una volta ricevuto l’assenso condizionato dalla Provincia – febbraio 2009 – ci abbiamo messo quattro mesi per modificare il progetto?».
La quinta domanda di Ansaldi è questa: «Se abbiamo dovuto mandare integrazioni 2 mesi dopo, o abbiamo perso ulteriore tempo o gli elaborati non erano completi prima, o no?».
La sesta e ultima domanda è la seguente: «Visto che aspettavate l’assenso della Provincia definitivo, perché avete aspettato altri due mesi per approvare lo schema di convenzione? Doveva essere già essere preparato prima e approvato il giorno dopo».
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