Santena, anche Miano e Cascella raccontano la fumata nera in conferenza dei capigruppo

SANTENA – 10 novembre 2009 – Sulla inconcludente conferenza dei capigruppo di lunedì scorso mancava il parere di Santino Cascella e di Massimiliano Miano. Di seguito i loro commenti, seguiti da una breve replica di Ferragatta, riferita alle dichiarazioni di ieri del capogruppo del Pdl Migliore.

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Massimiliano Miano, capogruppo del Gruppo misto e vice presidente del consiglio comunale, commenta così la conferenza di lunedì scorso: «Per quanto mi riguarda è stata una conferenza becera e inutile. Abbiamo passato più di due ore a beccarci e litigare. Dice bene il consigliere Ansaldi quando afferma che la conferenza dei capigruppo dovrebbe servire a far funzionare meglio il consiglio comunale. A Santena però non è così: a Santena larga parte del tempo è impiegato per schermaglie, ripicche e bisticci. La maggioranza porta avanti le proprie istanze; la minoranza le sue. Si procede muro contro muro e non riusciamo mai a trovare una sintesi. Non riusciamo mai a lavorare cercando di raggiungere il bene del consiglio comunale. Io penso che sarebbe bene cambiare registro e decidere di smetterla con le forzature da parte della maggioranza come delle opposizioni».

«Nella riunione di lunedì scorso – aggiunge Massimiliano Miano – come spesso avviene sono stati messi in discussione vicende che poco hanno a che fare con le competenze della conferenza dei capigruppo. Si è discusso per trenta minuti sull’opportunità che il primo cittadino sia iscritto a un gruppo consigliare. Io penso che non competa alla conferenza stabilire se il sindaco debba essere o meno iscritto a un gruppo. Si tratta di discussioni che non portano da nessuna parte». «Dopo due ore di dialogo tra sordi – aggiunge Massimiliano Miano – la maggioranza ha stabilito di effettuare un consiglio comunale il 23 novembre. Il presidente del consiglio, ha stabilito di convocare a breve un consiglio come chiesto da un buon numero di consiglieri di opposizione. Saranno convocati due consigli anche se, probabilmente, il numero legale si raggiungerà solo nella seconda seduta».

«Per quanto riguarda la questione della nuova collocazione dei gruppi consiliari stabilita a tavolino dal Pdl – continua Miano – vorrei non esprimermi. Ricordo che, mesi fa, sono state convocate tre conferenze dei capigruppo per discutere della mia collocazione. Ricordo che in quando vicepresidente si era posto il problema di essere seduto vicino al presidente del consiglio comunale. Due sedute sono andate a vuoto perché gli altri tre gruppi di opposizioni avevano deciso che non era un argomento che meritava discussione. Per me la collocazione dei gruppi consiliari non è una conferenza dei capigruppo. Lunedì scorso abbiamo passato più di mezzora a bisticciare per criticare l’infelice nuova disposizione decisa a tavolino dal Pdl: per me si è trattato di una inutile perdita di tempo». Massimiliano Miano aggiunge: «Mi domando quanto giova alla cittadinanza questo nostro modo di comportarci. Mi chiedo che benefici ha la collettività da queste beghe personali che si riverberano sui lavori della conferenza dei capigruppo. Ricordo ai più distratti che la conferenza prevede un gettone di presenza. Non ha molto senso incassare un gettone per litigare e bisticciare».

Con Santino Cascella finisce il giro dei pareri da parte dei presenti nella riunione di lunedì scorso. Il presidente del consiglio comunale comincia con le decisioni arrivate dopo la riunione: «C’era una richiesta di convocazione del consiglio da parte delle opposizioni e quindi io ho dovuto riunire a breve il consiglio. Una prima seduta sarà convocata per il 12 novembre. Tra le altre cose si chiede di discutere in merito ai progetti per il 2011 con bandi regionali in scadenza il 15 novembre.  Detto questo ricordo che, con il clima che impera nel mondo politico cittadino, io ben difficilmente riesco a contentare maggioranza e opposizione. Io sono il presidente di tutti ma non riusciamo mai ad arrivare a decisioni concertate. Rispetto al consiglio a breve la maggioranza ha già detto che molti di loro questa settimana non potranno essere presenti. Alla luce dei tanti impegni annunciati da alcuni esponenti della maggioranza che appoggia il sindaco Nicotra sarà convocato un secondo consiglio comunale per il giorno 23 novembre. Se il primo consiglio andrà deserto io credo che riuniremo i punti non discussi e li inseriremo nel secondo consiglio che comunque avrà una serie di argomenti indicati dalla maggioranza».

Santino Cascella conclude: «Una serie di problemi esistenti nella coalizione Pdl-Lega Nord si riverberano anche nella conferenza. A questi si uniscono i tutt’altro che idilliaci rapporti esistenti tra maggioranza e opposizioni. Il combinato disposto di questo è una situazione niente affatto costruttiva. Io rivolgo un appello alla collaborazione. Il clima di intemperanza che si vive non porta e non porterà a nulla di buono. Io credo anche che difficilmente si riuscirà a ricomporre un clima armonioso e costruttivo. Ci sono problemi difficili da superare. Ci sono vicende personali e questioni caratteriali che rendono ingovernabili i lavori».

Con l’intervento di Cascella sono stati sentiti tutti i partecipanti alla riunione. Mentre scriviamo arriva una replica di Bruno Ferragatta alle dichiarazioni del capogruppo del Pdl Francesco Migliore. La riportiamo in coda, domani però ci occuperemo di altro. «Vorrei solo puntualizzare al capogruppo del Pdl Migliore – replica Bruno Ferragatta – che il Consiglio comunale non è una partita di calcio e che le “squadre” lavorano insieme – maggioranza e opposizione –  non per dimostrare di essere più forti con un voto in più, ma per il bene della città.  Anche se l’analogia con il calcio si addice a questa maggioranza fatta solo più da 10 giocatori, più il Sindaco, più seriamente dobbiamo ribadire che  all’ordine del giorno del Consiglio comunale di giovedì prossimo ci sono argomenti di interesse pubblico a cui il Sindaco potrebbe rispondere senza per questo dover “schierare” la squadra. O anche Lui non può dedicarsi a Santena?».

Bruno Ferragatta conclude: «Non si può che constatare una situazione veramente ai limiti della decenza. Il sindaco deve arrampicarsi sui vetri per scusare la propria inefficienza. Ormai Santena deve augurarsi che i consiglieri che  reggono la maggioranza grazie al voto del Sindaco – dieci più uno – godano sempre di grandi favori dalla Provvidenza e abbiano risolto tutti i loro impegni prima di dedicarsi alla Città, considerato che basta un soffio per avere una squadra incompleta».

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