SANTENA – 16 febbraio 2020 – Mentre fervono i lavori per sistemare il Castello procedono pure le attività per promuovere la sua funzione nella Storia Patria e nel turismo culturale. L’inaugurazione del Museo sembra slittare dopo il 17 marzo, verso il 6 giugno e oltre.
Parlano più le immagini delle parole. In questi giorni, ospiti della Fondazione Cavour, 100 insegnanti lavorano alla preparazione di progetti didattici per gli studenti dei rispettivi istituti. 70 sono del primo ciclo – materne, elementari, medie inferiori –, 30 del secondo ciclo –medie superiori–.
Il Protocollo * tra l’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, la Fondazione Camillo Cavour, il Comune di Santena, l’Istituto Comprensivo di Santena e l’Associazione Amici della Fondazione Cavour che impegnava i firmatari a collaborare per contribuire a rendere i luoghi cavouriani un polo culturale, turistico, museale e didattico di livello regionale, nazionale e europeo sta maturando i suoi frutti. L’esperienza si sta traducendo in progetti che puntano a sostenere le azioni di promozione e valorizzazione del patrimonio culturale, storico e turistico raccolto nel Castello Cavour di Santena e nei dintorni.
La progettazione ha come riferimento la figura e l’opera di Camillo Cavour e dei suoi contemporanei. Il periodo in cui si è realizzata l’Unificazione d’Italia è la base per riflettere sulla storia successiva, fino ai giorni nostri. Le vicende raccontate e racchiuse nel Castello sono riferimento per riflettere e impostare chiavi di lettura al passo con i tempi. Al centro dell’attenzione sono la cultura, la politica, l’agricoltura, le istituzioni, la società, le scienze e la tecnologia.
L’esperienza, condotta fin dal 2007 con le scuole del primo ciclo e poi nei cinque anni di Alternanza Scuola-Lavoro con gli Istituti Baldessano_Roccati di Carmagnola, Vittone di Chieri, Bobbio di Carignano e Liceo Alfieri di Torino, cresce e si amplia.
Un esempio è rappresentato dalla fotografia scattata il 10 febbraio 2020 dal Prof. Mario Costanzo del Baldessano-Roccati, sezione agraria. Si vede un asparago, frutto della sperimentazione su nuovi semi, spuntato nella serra non riscaldata dell’Istituto carmagnolese.
A detta degli esperti il germoglio d’asparago denuncia delle imperfezioni, evidenziate dalla rotondità della punta, che necessitano di approfondite verifiche.
E’ esattamente quello che deve fare la sperimentazione. E’ quello che Camillo Cavour, agronomo di prima grandezza, avrebbe fatto in prima persona, vista la sua passione per l’asparago santenese. La prima cosa da fare è infatti verificare se un determinato seme di una nuova varietà si adatta e non incontra eccessive difficoltà a crescere nel clima padano piemontese.
*vedi rossosantena, Santena e dintorni, puntata n. 194, 9 novembre 2019.
Gino Anchisi
da Santena la Città di Camillo Cavour, 16 febbraio 2020.
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