SANTENA – 20 febbraio 2020 – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato dell’Associazione Amici della Fondazione Cavour di Santena. Parla di un grave episodio che coinvolge una persona poco conosciuta ma molto importante nella storia di Santena e d’Italia*.
“L’oltraggio al Sacrario Militare del Gruppo Cremona è un insulto alla storia del Risorgimento, della Resistenza e della Liberazione d’Italia. Il gesto offende chi combatté per l’onore degli Italiani contro l’invasione e l’occupazione del suolo patrio da parte delle truppe tedesche alleate con i fascisti della RSI.
La svastica nazista, oltre a profanare la memoria di una delle quattro Unità Combattenti dell’Esercito Italiano inquadrate nelle truppe inglesi e americane, è un’ ingiuria verso coloro che scelsero, dopo l’8 settembre 1943, di non aderire alla Repubblica Sociale Italiana e di combattere per riunificare l’Italia. Tra i 208 caduti del Cremona, significativa è la presenza di Enrico Visconti Venosta, Marchese di Cavour, erede di Camillo Benso, il principale protagonista del processo culminato con l’Unità d’Italia.
Enrico Visconti Venosta alla veneranda età di 62 anni, cadde a Casa Filippona, nei dintorni di Ravenna, il 4 marzo 1945 come combattente volontario in uno scontro con le truppe tedesche. Il suo sacrificio ricorda che la Liberazione di tutta la Penisola dal Nazifascismo significò la riunificazione del territorio patrio realizzata nel Risorgimento dai nostri antenati.
Firmato. Associazione Amici della Fondazione Camillo Cavour di Santena.
19 febbraio 2020.”
*In Italia crescono le scritte e i segni nazisti, fascisti, anti ebraici e razzisti sulle porte, i muri e i monumenti. Questa volta è toccato a uno dei pochi cimiteri ufficiali delle Forze Armate italiane impegnate nella seconda Guerra Mondiale.
Enrico Visconti Venosta (3 maggio1883- 4 marzo1945), Maggiore di Cavalleria di riserva, ha combattuto da volontario con il grado di Maggiore del 21° Reggimento di Fanteria, Gruppo di Combattimento “Cremona” inquadrato nel 5° Corpo d’Armata Britannico.
Il Gruppo Cremona, operativo con armamento britannico dal novembre 1944, faceva parte del CIL (Corpo Italiano di Liberazione). L’equipaggiamento era britannico e così le uniformi, che tuttavia conservavano mostrine, stellette militari e distintivi di grado del Regio Esercito e portavano una fascetta tricolore sulla manica sinistra. Tra le unità partigiane, l’unico inserimento organico a livello ufficiale nei Gruppi di combattimento, proprio nel “Cremona”, a partire dal 19 febbraio fino al 19 maggio 1945 fu quello della “Brigata Gordini” (XXVIII Brigata Garibaldi) comandata dal Tenente Arrigo Boldrini, comandante Bulow.
Il “Cremona” fu costituito il 25 settembre 1944 ad Altavilla Irpina (AV).
Gino Anchisi
da Santena, la città di Camillo Cavour, 20 febbraio 2020