Santena, come in tutta Italia il coronavirus ha stravolto anche la scuola santenese

SANTENA  – 26 marzo 2020 – A Santena, come in tutt’Italia, l’emergenza coronavirus ha stravolto anche la scuola. Di seguito, l’intervento di Giovanna D’Ettore, dirigente dell’istituto comprensivo cittadino.

Home page dell’Istituto Comprensivo di Santena

«L’emergenza portata dal coronavirus ha stravolto anche la scuola italiana – spiega Giovanna D’Ettore, dirigente dell’Istituto comprensivo di Santena –. Ci troviamo in una situazione molto complessa, dove sono tante le responsabilità e i doveri, del dirigente scolastico, del corpo docente e del personale Ata. La scuola deve essere pulsante e viva. Soprattutto in questo momento dove ce ne è più bisogno». La dirigente aggiunge: «I nostri studenti diventano il centro della nostra attenzione. Come Istituto comprensivo abbiamo cercato di crescere come comunità educante.  Oggi, più di ogni altro momento storico la scuola si trova necessariamente a vivere in sinergia per affrontare queste difficoltà. Io, in prima linea, mi sono occupata sia della parte amministrativa sia di quella didattica».

Giovanna D’Ettore, dirigente scolastico Istituto comprensivo santenese

«Per quanto concerne la parte amministrativa – precisa Giovanna D’Ettore – sono riuscita ad applicare tutte le norme previste dai vari Dpcm che si sono susseguiti. Il personale è stato messo nelle condizioni tutti di lavorare in smart working – lavoro agile – mentre  i collaboratori scolastici sono a casa. La scuola, come pubblica amministrazione funziona. Offre gli stessi servizi, tramite telefono o mail. Tutti gli adempimenti in scadenza sono stati affrontati e saranno svolti sino al 3 aprile. In attesa di nuove disposizioni governative». «Per la didattica a distanza – aggiunge Giovanna D’Ettore – ci siamo resi conto che l’anno è in grave difficoltà, non solo rispetto ai 200 giorni, perché la validità dell’anno non è messa in discussione. Quello che conta è che la didattica a distanza non è più un adempimento formale, qualcosa che pensavamo di fare per poco tempo, ma piuttosto deve essere il fulcro della scuola che, invece di svolgersi in un contesto scolastico deve svolgersi a distanza. In remoto».

Giovanna D’Ettore prosegue così: «Io mi ritengo molto fortunata perché, in tutti e tre gli ordini di scuola, anche se in modo completamente diverso, sono state attivate delle procedure di comunicazione e di interazione con gli studenti, soprattutto per tenere vivo il loro interesse. Quindi, non un mero assegno dei compiti, ma piuttosto uno spiegare e andare avanti, stimolarli, rispetto alle diverse materie. Numerosissime sono state le buone pratiche attivate. All’infanzia, ovviamente tutto si svolge in modo molto semplificato,  con storie per bambini. Semplici schede fornite a distanza ai genitori.  Nella scuola primaria abbiamo compiuto un monitoraggio. Ci siamo accorti che sono tanti i bambini che hanno il computer o il collegamento wi-fi. Considerato ciò le docenti si sono attivate per usare i libri di classe e i libri digitali e, perché no, la mail e il registro elettronico, dove vengono caricati le lezioni, i compiti e gli avvisi per le famiglie. Mentre virtuosissimi sono i docenti della scuola secondaria di primo grado. E lo dico veramente in tutta sincerità.  Hanno attivato la Google Classroom, con classi virtuali in tutte le 16 classi presenti alla Falcone. Tutti utilizzano il registro elettronico. Si usa la piattaforma Zoom per le videoconferenze di video, oppure la piattaforma Hangouts Meet. Si lavora in remoto con computer, tablet o smartphone, con l’utilizzo di Skype come piattaforma per chiamate e chat. In tal modo dialogano con i docenti e si parlano tra loro. I docenti portano avanti le lezioni, ma è anche un bel modo per stimolare gli studenti. Infine, come Istituto comprensivo stiamo attivando la piattaforma Google for Education, una suite di strumenti progettati per aiutare educatori e studenti a imparare e innovare insieme. Con questi strumenti digitali possiamo interagire anche con gli Organi collegiali.  Con Google Meet siamo riusciti ad effettuare anche i consigli di classe».
Giovanna d’Ettore, prosegue ancora così: «Sono cosciente che non potremo accontentare tutte le famiglie, ma mi auguro che la gran parte siano soddisfatte e contente degli sforzi che si stanno facendo per dimostrare che, il mondo della scuola, anche in momenti di grande difficoltà, quale questo dell’emergenza portata dal coronavirus, non vuole mollare, anzi è ben determinato ad andar avanti.  Molte famiglie mi hanno contattate preoccupate per la password dimenticata o perché non avevano un computer. Sul sito dell’istituto Comprensivo c’è una circolare rivolta alle famiglie dove spieghiamo tutto quello che abbiamo messo in atto rispetto alla didattica a distanza in ogni ordine di scuola. In questo momento di difficoltà chiediamo alle famiglie, per quanto possono, di metter in atto un patto educativo per aiutarci tutti insieme. Capiamo che non è semplice. Sappiamo che questo è un momento difficile anche per le famiglie. Però se, anche a piccoli passi, le famiglie apprezzano quello che facciamo e lo rispettano, anche agli occhi degli studenti ci presentiamo uniti. In tal modo gli studenti capiscono che devono impegnarsi, non solo come mero dovere, ma mettendoci tutta l’energia necessaria. In tal modo questo difficile momento non sarà vissuto come una tragedia più grande di quello che è».

«In queste settimane ricevo tanti messaggi, foto e audio – chiude la dirigente scolastica Giovanna D’Ettore –. Immagini e video di studenti che fanno i compiti. Studenti che lavorano con i docenti, coinvolgendo anche i familiari. Crediamoci. Alla fine, andrà tutto bene…»

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