SANTENA – 27 novembre 2009 – Di seguito la testimonianza del consigliere comunale Edoardo Tamagnone presente allo scontro che ha visto protagonisti il sindaco e il presidente del Consiglio comunale.
Edoardo Tamagnone, consigliere e capogruppo di Progetto Santena, illustra la sua versione dei fatti: «Ero con Santino Cascella in un ufficio comunale, intento ad aiutarlo a redigere un esposto alla Prefettura. All’improvviso, irrompeva il sindaco che diceva che non potevamo stare lì e che dovevamo andarcene. Subito dopo il sindaco si buttava fisicamente su Cascella, prima spintonandolo e poi ho visto – io ero a pochi centimetri – che reclinava indietro il capo e gli sferrava una testata all’altezza dl volto. Ho visto che Cascella resisteva. Sono intervenuto, trattenendo il sindaco, cercando di tirarlo indietro. Poi, a seguito del trambusto, nella stanza sono arrivate anche altre persone che hanno separato i due litiganti».
Edoardo Tamagnone, continua: «A quel punto il sindaco ha cominciato a urlare dicendo di chiamare i carabinieri. Urlava forte e diceva che ci dovevano arrestare perché l’avevamo aggredito. Dopo un po’ i carabinieri sono arrivati. Secondo lui i carabinieri avrebbero dovuto arrestare me e Cascella perche avevamo aggredito lui, che si autodefiniva l’ufficiale di Governo. Naturalmente Cascella ha replicato il contrario e cioè che era stato aggredito dal sindaco. Io ho fatto presente al maresciallo dei carabinieri che ero stato testimone dei fatti e che avevo visto il sindaco irrompere, inveire contro di noi, aggredire verbalmente Cascella e, infine, sferrargli una testata. Quando, negli uffici comunali, davanti ai carabinieri, ho detto che avrei reso testimonianza il sindaco ha affermato che rinunciava a sporgere denuncia e ha chiesto a Cascella di fare pace».
Edoardo Tamagnone conclude: «Io mi sono espresso chiaramente. Ho detto che loro due potevano fare quello che volevano. Se il sindaco vuole denunciare Cascella lo faccia. Se Cascella vuole denunciare il sindaco proceda pure. Per quanto mi riguarda, visto che i carabinieri sono stati chiamati e dovranno fare un verbale io ho detto che intendevo fare la mia deposizione per mettere a verbale quello che avevo visto. Oggi pomeriggio, pochi minuti dopo i fatti, mi sono recato in caserma e ho reso la mia testimonianza».
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