SANTENA – 8 settembre 2020 – Decolla il dibattito sul Distretto del cibo per il chierese a carmagnolese. Nel fine settimana se ne è parlato a Riva presso Chieri, a Cambiano e a Carmagnola.
Di distretto del cibo si è parlato venerdì scorso, a Riva presso Chieri, in un convegno, organizzati dall’amministrazione guidata dal sindaco Lodovico Gillio, in occasione della XVI edizione della Rassegna zootecnica regionale. Il covid-19 ha fortemente limitato le iniziative della rassegna. Venerdì sera, 4 settembre scorso, nella sala delle feste di palazzo Grosso, sono intervenuti il sindaco di Santena Ugo Baldi, coordinatore dei sindaci della zona per il progetto Distretto del cibo, funzionari di Coldiretti e Confagricoltura e Gino Anchisi, presidente dell’Associazione produttori di asparagi di Santena e del Pianalto.
Domenica 6 settembre, a Cambiano, nell’ambito della rassegna dedicata al pomodoro costoluto, davanti al sindaco Carlo Vergnano e a una nutrita pattuglia di sindaci dei comuni della zona, è nuovamente intervenuto Ugo Baldi che ha riassunto la vicenda del Distretto del cibo.
Sempre domenica scorsa, questa volta a Carmagnola, nell’ambito della 71esima edizione della Fiera nazionale del peperone di Carmagnola, il Distretto del cibo è stato il tema di un work shop, svolto all’accademia San Filippo, pochi minuti prima della chiusura della fiera che Carmagnola ha dedicato al peperone. Hanno partecipato al dibattito Ugo Baldi, Gino Anchisi, alcuni sindaci del territorio e il giornalista di enogastronomia Paolo Massobrio.
Ugo Baldi, riassume così gli interventi di Riva presso Chieri, Cambiano e Carmagnola: «Per quanto riguarda il Distretto del cibo del chierese e carmagnolese siamo in attesa di ricevere notizie rispetto alla nostra richiesta di riconoscimento inoltrata a fine maggio alla Regione Piemonte. La risposta non è ancora arrivata, ma siamo fiduciosi. La Regione, così come la Città metropolitana di Torino, con alcuni ordini del giorno ha sostenuto questa iniziativa. Probabilmente la pandemia covid-19 ha rallentato un po’ tutta la parte burocratica… ma noi siamo fiduciosi».
Ugo Baldi continua così: «Nel frattempo, in attesa della formalizzazione del via libera della Regione al Distretto del cibo, stiamo lavorando sul territorio per far conoscere questo progetto. Partecipiamo a sagre, fieri ed eventi, o meglio a quanto gli amministratori riescono a organizzato in conseguenza della pandemia. Informiamo i cittadini sul progetto del Distretto del cibo e promuoviamo l’attiva partecipazione di tutte le amministrazioni comunali.
Abbiamo anche coinvolto le associazioni agricole che, per il distretto del cibo, dovrebbero essere il motore trainante per le aziende agricole. Il passo successivo sarà coinvolgere il maggior numero possibile di ditte presenti nelle filiere agroalimentari locali. Dobbiamo riuscire a coinvolger le aziende agricole che producono, ma anche le ditte che eseguono la lavorazione e trasformazione dei prodotti agroalimentari, così come le realtà che commercializzato i prodotti e i trasformati».
Il sindaco di Santena chiude così: «Il Distretto non è solo vettore di buon cibo e cibo locale del territorio, ma anche occasione per politiche di sostenibilità. Faccio un esempio. Domenica scorsa, a Cambiano, è stato inaugurato un primo percorso ciclabile, tra Cambiano e Pecetto. E’ il primo tratto di una importante rete di comunicazione viaria, sostenibile, di tutto il distretto chierese e carmagnolese. Oltre a sostenibilità, il Distretto del cibo è anche promozione del territorio, della sua storia e cultura. Lavoriamo incessantemente nelle fiere e sagre per far capire a tutti che il Distretto del cibo è una opportunità che le tante aziende del territorio non possono lasciarsi sfuggire. Il Distretto del cibo va poi anche visto come occasione per superare i tanti campanilismi spesso ancora ben presenti…».