RIVA PRESSO CHIERI – 30 ottobre 2021 – Ieri mattina a Torino, si è svolto un presidio per chiedere la convocazione urgente al Mise del tavolo ex Embraco e la messa a disposizione del fondo “Escrow” lasciato da Whirlpool. Queste le motivazioni alla base dell’iniziativa di protesta organizzata dai lavoratori sotto la prefettura, in piazza Castello.
Una delegazione è stata ricevuta dal prefetto, a cui è stata ricordata la situazione dei 400 addetti che, in mancanza di soluzione concrete, al termine degli ammortizzatori sociali in scadenza il prossimo gennaio, saranno licenziati.
Fim, Fiom, Uilm, Uglm Torino hanno ribadito la richiesta di incontrare con urgenza il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, con l’obiettivo di sbloccare la vertenza e mettere a disposizione dei lavoratori il fondo “Escrow” (che ammonta a circa 9 milioni di euro) istituito da Whirlpool per sostenere la reindustrializzazione dopo la chiusura dello stabilimento di Riva di Chieri.
Quattro anni fa esatti c’era stato il primo presidio davanti alla fabbrica di Riva di Chieri quando la Whirlpool aveva annunciato la chiusura dello stabilimento e la decisione di trasferire la produzione in Slovacchia.
Il 22 gennaio scade la cassa integrazione straordinaria, prorogata a luglio per evitare i licenziamenti. «I 400 lavoratori sono scoraggiati e la rabbia sale. Il ministro non dice nulla su questa crisi. Bisogna trovare rapidamente una soluzione o con una progettualità o aiutando i lavoratori a trovare un nuovo posto di lavoro», ha detto il sindaco di Chieri, Alessandro Sicchiero. «La Regione Piemonte da sola non ce la fa, stiamo mettendo in piedi un piano di politiche attivo dedicato ma serve l’intervento del governo», spiega l’assessora regionale al Lavoro Elena Chiorino.
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FONTE per testo: lancio agenzia Ansa e Comunicato Fim, Fiom, Uilm e Ugl Torino; fonte per immagine, Agenzia Ansa