Santena, «Clima avvelenato, risultati insufficienti. Alla città serve altro», Roberto Ansaldi commenta la situazione amministrativa

SANTENA – 4 gennaio 2010 – «Leggendo su rossosantena.it le valutazioni sul 2009 dei consiglieri comunali interpellati, emergono chiaramente – seppur con toni e argomentazioni differenziate –  alcuni denominatori comuni: il clima amministrativo e istituzionale è avvelenato e poco produttivo; i risultati raggiunti sono globalmente insufficienti; la città ed i cittadini avrebbero bisogno di una azione complessiva energica, chiara e trasparente». Roberto Ansaldi, capgruppo Udc in consiglio comunale, comincia così il suo intervento sul clima  amministrativo citadino.

Roberto Ansaldi, capogruppo Udc
Roberto Ansaldi, capogruppo Udc

«Che in tutti i commenti siano presenti riferimenti a queste tre tematiche – aggiunge Roberto Ansaldi – evidenzia come. sensibilità seppur diverse, riconoscano che l’azione di governo sino a ora impostata dal sindaco Benny Nicotra e subita da una parte della stessa maggioranza e da tutta l’opposizione, sia di corto respiro e perdente. Infatti se gli “effetti” istituzionali per nulla esaltanti di questo primo scorcio di legislatura possono accumunare sia la minoranza che l’opposizione, le “cause” relative ben dissociano le responsabilità tra chi è chiamato a governare e chi è chiamato a esprimere il semplice potere di indirizzo e di controllo».

Il capogruppo dell’Udc prosegue: «Infatti, è incontrovertibile che il sindaco abbia fortemente voluto “mostrare i muscoli” a tutti quanti – maggioranza e opposizione – e che a decidere era soltanto lui. La costante azione di limitazione dell’operato delle opposizioni è sotto gli occhi di tutti.  I troppi consigli disertati dalla maggioranza, le modifiche al regolamento, la quasi sistematica bocciatura degli argomenti posti in discussione e la mancata presa in considerazione di suggerimenti sono la cartine di tornasole del fatto che, secondo il sindaco Nicotra, le opposizioni non sono competitor o avversari, ma più biecamente dei nemici, possibilmente da annichilire. Se questo teorema poco arguto non è riuscito sistematicamente è soltanto perché la sua maggioranza non ha voluto eseguire compatta o fino in fondo l’inutile e becero esercizio: qualche volta nelle votazioni il sindaco è andato sotto; in altre occasioni è stato convinto che era meglio non insistere».

Roberto Ansaldi continua così la sua analisi: «A ben guardare, quindi, ciò che avrebbe dovuto essere un punto di forza si è invece dimostrato un palese punto di debolezza per quattro importanti ed evidenti motivi. Primo: chi ha idee chiare, trasparenti e valide, non ha paura di confrontarle con nessuno. Secondo: l’aggressione degli avversari non paga mai e men che meno se a metterla in atto è colui che governa. Terzo: chi ha tutto il potere esecutivo e i due terzi del potere di indirizzo e controllo se va in difficoltà in consiglio comunale, come è successo più di una volta, dimostra che l’azione di governo è poco trasparente oppure è debolissima. Quarto motivo: l’aggressione fisica e i deludenti risultati accomuna i giudizi e salda i rapporti tra le opposizioni che hanno nel comune desiderio di un qualcosa di più qualificato, una forte motivazione per costruire una alternativa per il futuro».

«A Nicotra, in buona sostanza – chiude Roberto Ansaldi – è riuscito un doppio miracolo: mettere in mostra le carenze della sua coalizione e far suonare, non solo metaforicamente, le campane per i tanti delusi e per tutti coloro che ritengono che a Santena si potesse fare di più e meglio».

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Blog: rossosantena.it

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