SANTENA – 23 gennaio 2010 – Il Patto del drago verde è diventato carta straccia. Lo scioglimento del Consiglio comunale non è arrivato. Questa settimana è andato a monte un secondo tentativo di mettere insieme le firme delle dimissioni di unici consiglieri comunali. Tutto era pronto, ma anche stavolta non è capitato niente. Davanti al notaio di firme ne sono state apposte sono nove. Di seguito, una sintesi di quanto successo e il testo del rinnovato Patto del drago verde.
Andiamo con ordine. La prima notizia è che il primo Patto del drago verde da un po’ di giorni era diventato carta straccia. I consiglieri dei tre gruppi di opposizione Unione Centrosinistra, Insieme per Santena e Udc, unitamente ai tre consiglieri di Progetto Santena, mesi fa, dopo l’ennesimo consiglio comunale andato deserto per assenza degli uomini della coalizione che sostiene Benny Nicotra avevano firmato su un foglio le dimissioni dalla carica nella speranza che qualche altro esponente aggiungesse la propria firma in modo da arrivare a undici, numero minimo necessario per sciogliere il consiglio. L’intento degli oppositori era di andare alle elezioni con il rinnovo del consiglio regionale. Una speranza rivelatasi vana. Nessun altro si è aggiunto alle loro nove firme e quel foglio è finito chissà dove.
La seconda notizia è che, pochi giorni fa, gli oppositori del sindaco Benny Nicotra avevano studiato una nuova strategia. Il Patto del drago verde è stato aggiornato e riscritto: questa volta i nomi elencati erano undici. In teoria la strategia sembrava buona: tutti e undici i consilieri dovevano ritrovarsi davanti al notaio, per firmare insieme il documento. Negli uffici di un notaio di piazza Martiri le firme arrivate sono state solo nove. Dunque anche la versione aggiornata del patto del drago verde, almeno per ora, si è rivelata inefficace.
Di seguito, il testo – quasi integrale – della seconda edizione del Patto del drago verde, inviato da qualche amministratore che di tale situazione non ne può proprio più. Figuriamoci noi comuni cittadini…
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CITTA’ di SANTENA
Provincia di Torino
Santena, 18 gennaio 2010
Al consiglio Comunale
della città di Santena
CONSIDERATO
Il perdurante stato di paralisi amministrativa in cui versa la Città di Santena;
DATO ATTO
Di avere intrapreso tutte le soluzioni possibili al fine di correggere la deriva dell’Amministrazione santenese;
PRESO ATTO
Che le linee programmatiche dell’Amministrazione santenese sono state largamente disattese;
VISTO
Che non è stato neppure adottato lo strumento di programmazione finanziaria per il 2010 con grave pregiudizio per i cittadini;
RITENUTO
Che l’unica soluzione possibile sia rimettere i poteri conferiti nelle mani dei cittadini santenesi;
i Consiglieri comunali della Città di Santena, Roberto Ansaldi, Patrizia Borgarello, Santino Cascella, Tommaso Elia, Bruno Ferragatta, Domenico Galizio, Ilario Martini, Walter Mastrogiovanni, Concetta Siciliano, Edoardo Tamagnone e Giovanni Tosco rassegnano contestualmente le dimissioni dalla carica di consigliere comunale nelle modalità previste dagli articoli 38, 53 e 141 del testo unico degli enti locali – decreto legislativo 18 agosto 2000, numero 267 – al fine di determinare lo scioglimento del Consiglio comunale.
I signori Roberto Ansaldi, Patrizia Borgarello, Santino Cascella, Tommaso Elia, Bruno Ferragatta, Domenico Galizio, Ilario Martini, Walter Mastrogiovanni, Concetta Siciliano e Giovanni Tosco delegano inoltre il dottore Edoardo Tamagnone al deposito del presente atto contestuale di dimissioni al protocollo del Comune di Santena entro cinque giorni dalla sottoscrizione della presente.
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