Santena – 1° ottobre 2022 – In consiglio comunale c’è un fenomeno inedito rispetto al passato. Ci sono continue scaramucce e strali tra minoranza e maggioranza. Cerchiamo di capirci qualcosa in più, aiutati dal fido registratore digitale.
Alle elezioni che hanno portato al rinnovo del consiglio comunale santenese i cittadini hanno scelto tra due raggruppamenti. Il primo: la lista civica di Essere Santena, guidata da Roby Ghio, nel segno della continuità con le due tornate amministrative precedenti, guidate dal sindaco Ugo Baldi. Il secondo raggruppamento era la lista civica Uniti per Santena, frutto di un accordo tra due gruppi consiliari uscenti: Direzione Santena, di estrazione di centrodestra e il Movimento 5 Stelle. E’ finita che ha stravinto la lista civica di Essere Santena che, con il sindaco Roby Ghio, forte di 3.549 voti di preferenza, governerà la città per i prossimi cinque anni. La lista Uniti per Santena, che ha raccolto 700 voti, ha portato in consiglio cinque consiglieri, tutti di estrazione di centrodestra. I candidati consiglieri grillini non sono riusciti ad arrivare in consiglio comunale. A fronte di questo risultato, di comune accordo, le due componenti si sono separate. Senza rancori. E il gruppo consigliare di minoranza ha subito assunto la denominazione di Centrodestra unito per Santena.
Gli attivisti santenesi del Movimento 5 Stelle hanno così salutato la lista di minoranza e deciso di proseguire il cammino da soli, se pur fuori dal parlamentino cittadino. Primo impegno degli attivisti grillini, tutt’altro che facile, ricostruire la presenza del Movimento 5 Stelle in città, dopo la debacle delle elezioni che ha visto sparire dal consiglio comunale cittadino i tre consiglieri comunali grillini. Una disfatta dovuta anche alle responsabilità del precedente candidato sindaco, come di alcuni gruppi frazionisti grillini. Va subito detto che i cinque consiglieri della minoranza di centrodestra hanno tutto il diritto di cambiare nome al gruppo consigliare. Gli elettori santenesi per rinnovare il consiglio comunale hanno però scelto tra due liste civiche. Ora la lista degli oppositori, alla luce dei risultati elettorali, ha ritenuto di caratterizzarsi quale lista di centrodestra. Di questo si deve prendere atto.
Si deve però anche ricordare che alcuni esponenti della lista Essere Santena, da sempre, provengono e fanno parte del centrodestra. Il sindaco Roby Ghio è stato eletto nel consiglio di Città metropolitana d Torino proprio nella lista di centro destra. Cristian Barbini, prima di finire nelle fila di Essere Santena, ha al suo attivo un mandato nella lista consigliare santenese di centrodestra, guidata dal compianto Domenico Trimboli. Enrico Arnaudo nella precedente tornata elettorale è stato eletto nella lista di centrodestra, capitanata dalla meteora Gianna Lisa. Paolo Romano e Francesco Maggio sono consiglieri comunali che da sempre fanno riferimento al centrodestra. Un altro che politicamente è affine al centrodestra è sicuramente Ugo Cosimo Trimboli. Questo significa che la minoranza consigliare può cambiare nome e saltare sul carro del centrodestra, ma non può pretendere di cancellare i consiglieri che in Essere Santena fanno riferimento al centrodestra. Nell’ultimo consiglio comunale del 29 settembre scorso, nel comunicare il cambio di nome del gruppo consigliare Uniti per Santena in Centrodestra per Santena, Roberto Ansaldi ha detto: «A partire da questo consesso i gruppi consiliari saranno quello civico di Essere Santena e quello politico del Centrodestra unito per Santena. E tale sarà, almeno da parte nostra, per tutta la tornata amministrativa santenese».
Sin qui qualche chiacchiera che sta a zero se si considerano alcuni numeri elettorali. La pretesa degli oppositori di rappresentare tutto il centrodestra santenese ha subito un duro colpo con le recenti elezioni politiche che hanno portato al rinnovo del Parlamento. Alle elezioni amministrative del 12 giugno scorso che ha rinnovato il consiglio comunale santenese la lista Uniti per Santena ha raccolto 700 voti e, prima di considerare di centrodestra tutti questi voti, occorre anche farci la tara e togliere i voti dei grillini che hanno appoggiato questa lista che ha contato 115 voti di preferenza, andati ai candidati del Movimento. I settecento voti raccolti dagli oppositori sembrano un po’ pochini per pensare di rappresentare tutti gli elettori di centrodestra di Santena. Il 25 settembre scorso i santenesi che hanno votato alla Camera per la coalizione di Centrodestra sono stati 2387. Al Senato la coalizione di centrodestra in città ha raccolto 2399 voti.
Ancora Roberto Ansaldi, nell’ultimo consiglio comunale, ha punzecchiato così Essere Santena: «Per quanto attiene la valenza politico-partitica, data la consapevolezza che nessuno ha in dote primogeniture sulle ideologie, siamo ben lieti che parte della maggioranza ci sia politicamente affine, anche perché li avremmo voluti con noi – nella campagna elettorale appena terminata – ai banchetti, ad attaccare manifesti e a essere rappresentanti di lista ai seggi…». Anche qui, da Essere Santena nessuna replica. Va ancora segnalato che – come tutti ben sanno – nella lista civica Essere Santena ci sono due esponenti, Cetty Siciliano e Fiorenza Di Sciullo, di area Pd. Ci sta tutto anche questo perché, da sempre, Essere Santena si è caratterizzata come lista civica, composta da più anime, tra cui quella pidiessina. Da ultimo occorre ancora ribadire che quando i santenesi hanno votato per rinnovare il consiglio comunale hanno scelto tra due liste civiche chi doveva amministrare la città di Santena. Sin qui quanto successo.
Il registratore digitale, sempre attento alle frasi che si sentono in consiglio comunale, riporta alcune locuzioni che in passato non si erano mai sentite. Va anche precisato che, in questo ultimo consiglio comunale, ci sono consiglieri che mal si sopportano. A partire dal duo Enrico Arnaudo-Angelo Salerno. I due consiglieri comunali nella precedente tornata amministrativa erano stati eletti nella lista di centro destra, guidata da Gianna Lisa e poi, subito dopo, avevano costituito due gruppi consiliari di minoranza differenti che si sono dati battaglia per tutta la tornata amministrativa, guidata dal sindaco di Essere Santena Baldi Bis. Arnaudo ha quasi sempre votato con la maggioranza di Essere Santena. Salerno ha quasi sempre votato contro i provvedimenti presentati da Essere Santena, spesso in compagnia dei tre consiglieri del Movimento 5 Stelle.
E veniamo all’oggi. In consiglio comunale gli oppositori non perdono occasione di lanciare frecciatine ai consiglieri di Essere Santena. Il sindaco Roberto Ghio ha scelto la linea di fare orecchie da mercante e sinora non si è curato troppo di questi strali. Anche il capogruppo di Essere Santena, Francesco Maggio, sinora ha risposto ben poche volte alle provocazioni degli oppositori. Nella passata tornata elettorale il sindaco Ugo Baldi aveva il compito di rispondere agli attacchi provenienti dalle minoranze. Ora quasi sempre gli strali degli oppositori cadono nel vuoto.
Ecco qualche provocazione, sentita nell’ultimo consiglio comunale del 29 settembre scorso. L’oppositore Angelo Salerno, discutendo di una variazione di bilancio, nel consiglio del 29 settembre scorso, ha ironizzato: «Io, in questi giorni, mi sto accingendo a fare un cambio di residenza. E, molto probabilmente, non dovrò fare un cambio di residenza su via, ma da comune ad altro comune, perché io ho sempre più impressione di vivere in un altro comune che non è quello reale…». La risposta gli è subito arrivata dall’assessore Ugo Cosimo Trimboli: «I nostri uffici sono celeri nel predisporre il cambio di residenza…». Ancora il consigliere Salerno in consiglio comunale ha detto: «Esprimo qui la mia opinione, condivisa con il mio gruppo, al quale mi onoro di far parte. Noi ora facciamo parte di un gruppo politico e qualcuno, prima o poi, dovrà farsene una ragione. Per noi il mondo politico non comincia a Tetti Giro e non finisce ai Ponticelli. Noi ci confrontiamo con persone del nostro mondo politico che amministrano anche le città vicine». Anche questa volta la risposta è arrivata da Ugo Cosimo Trimboli: «Anche noi spesso ci confrontiamo con esponenti politici sovracomunali… ». Ancora durante la discussione dei lavori di manutenzione sulle sponde del Banna l’assessore Trimboli ha sostenuto che le ricostruzioni fatte in consiglio dalla minoranza erano “belle e fantasiose». In risposta Ansaldi ha invitato la maggioranza a schiarirsi le idee «Rileggendosi la relazione dell’Università di Parma, relativa all’esondazione del Banna nel 1994».
Altre scaramucce si sono sentite tra Enrico Arnaudo e Roberto Ansaldi. Il presidente del consiglio Enrico Arnaudo, durante la discussione sulla variazione di bilancio, ha invitato il capogruppo degli oppositori a limitare numero e lunghezza degli interventi in consiglio. Ansaldi ha replicato di «Avere a disposizione tre interventi e una dichiarazione di voto». Poi, nel corso del suo terzo intervento in consiglio, Arnaudo lo ha invitato a passare un po’ in fretta alla dichiarazione di voto. Per tutta risposta Ansaldi ha detto: «Non mi deve sollecitare la dichiarazione di voto. Posso farla quando voglio io?».
Sempre nell’ultimo consiglio comunale rivolto a Ugo Cosimo Trimboli, Roberto Ansaldi ha detto: «Lei nel 1994 era poco più di un ragazzino. Forse non si ricorda bene la vicenda dell’esondazione del Banna». L’assessore Ugo Cosimo Trimboli ha reagito così: «Da ragazzino ho vissuto l’alluvione in città e mi ha colpito. Questo mi ha portato a laurearmi al Politecnico di Torino con una tesi di ingegneria civile, proprio su questi fenomeni…».
Il consiglio comunale del 29 settembre si è chiuso con Angelo Salerno che, subito dopo che il consiglio comunale ha respinto la mozione degli oppositori per la realizzazione del Piano delle manutenzioni preventive ordinarie e straordinarie, ha detto: «Ritengo che questa sera si sia aperto un solco profondo tra minoranza e maggioranza. Dalla maggioranza ho sentito interventi che reputo ineleganti e battute francamente fuori luogo. Provate sempre a metterci il bavaglio e, spesso, come minoranza veniamo derisi. Tutto questo per me non va niente bene».