Santena, Falcocchio attacca Borgarello e chiede chiarimenti a Benny Nicotra sulla nomina ad assessore di Miano

SANTENA – 17 febbraio 2010 – Pino Falcocchio, interviene per commentare la situazione politica cittadina. Lo fa lanciando strali a Patrizia Borgarello e chiedendo chiarimenti al sindaco Benny Nicotra rispetto alla nomina ad assessore di Massimiliano Miano.

Pino Falcocchio 2009 set 28
Pino Falcocchio

«Il quadro politico cittadino? Per qualcuno la situazione è stabile; per altri instabile. Dipende dai punti di vista». Comincia così la sua riflessione Pino Falcocchio. Lo fa dopo che si è sospeso dal Pdl ed è andato a ingrossare le fila del gruppo Misto di maggioranza. Il suo gesto, seguito dalla medesima iniziativa messa in atto dagli assessori Ezio Gaude e Giovanni Bergoglio, è un segnale inviato al sindaco Benny Nicotra che, contrariamente agli impegni presi con il Pdl in sede provinciale, invece di far rientrare in qualche modo Falcocchio nell’esecutivo ha nominato assessore Massimiliano Miano, che di recente ha lasciato le fila dell’opposizione per sostenere la coalizione che ha come sindaco Benny Nicotra.

Falcocchio chiarisce subito l’intento della sua intervista: «Voglio ribattere alle dichiarazioni di Patrizia Borgarello, assessora leghista, che in una intervista pubblicata pochi giorni fa su questo blog ha dichiarato: “Le fibrillazioni in corso riguardano esclusivamente il Pdl. La Giunta, secondo noi, è già completa. Ritengo inelegante far rientrare nell’esecutivo un ex assessore, già sfiduciato pressoché dall’intero consiglio. Aggiungo poi che ascoltare i desiderata e i capricci di Falcocchio potrebbe costituire un pericoloso precedente…”.

Falcocchio dichiara: «Faccio riferimento alle affermazioni della Borgarello, la quale ripete e continua a sostenere che il sottoscritto sarebbe stato sfiduciato dal consiglio a seguito di intervenuta approvazione di una mozione. È bene e opportuno fare un po’ di chiarezza. Non voglio assolutamente polemizzare né discutere il contenuto del provvedimento, ma – nel rispetto della legge – non posso esimermi dall’evidenziare che il consiglio comunale non è titolare del potere di sfiducia nei confronti di un assessore. Questo dovrebbe saperlo bene la Borgarello, considerate le sue frequentazioni tanto in consiglio comunale a Santena che in consiglio provinciale di Torino. Dovrebbe sapere che l’articolo 46 del Testo unico degli enti locali, che regolamenta sia i consigli comunali sia quelli provinciali, stabilisce che il sindaco e il presidente della Provincia possano revocare uno o più assessore, dandone motivata comunicazione al consiglio. Ciò sta a significare che la revoca dell’incarico da assessore è posta nella disponibilità esclusiva del sindaco. Quindi, l’unico obbligo che la legge impone al sindaco è di comunicare al consiglio comunale la decisione. Pertanto l’intervenuta revoca della mia carica, è un provvedimento unicamente ed esclusivamente riconducibile alla volontà e competenza del sindaco».

Pino Falcocchio continua: «Aggiungo che il sindaco è stato spinto a revocarmi le deleghe costretto dagli avvenimenti e pressato dalla prospettiva di essere lui stesso il prossimo destinatario di una mozione di sfiducia. Mozione questa sì prevista dall’articolo 52  del Testo unico. Infatti, la sfiducia al sindaco è competenza del consiglio comunale. Per la cronaca aggiungo poi che alla mia revoca il sindaco è stato costretto anche con il concorso della stessa Borgarello. Voglio ribadire questo perché è fuori discussione il fatto che noi non accettiamo alcun veto da nessuno – e uso il plurale con cognizione di significato – a differenza di altri che lo usano  per parlare solo di sé stessi. Quando parlo al plurale faccio riferimento a Gaude e Bergoglio. In tre ci siamo sospesi dal Pdl e siamo confluiti nel gruppo Misto di maggioranza e abbiamo chiesto al sindaco spiegazione di quanto accaduto all’interno della maggioranza. Come ho già detto, ritengo inaccettabile che si sia nominato un assessore come Miano che è stato eletto nelle fila del centro-sinistra e fino a poco tempo fa è sempre stato seduto nelle sedie dell’opposizione».

«Noi dal sindaco ci aspettiamo risposte concrete – conclude Pino falcocchio –. Riteniamo Miano un corpo estraneo nell’ambito della nostra coalizione di centro-destra. Ritengo che nella Giunta non possa esserci posto per chi è stato eletto nelle fila del centro-sinistra. Sinora i nostri appelli sono stati del tutto inascoltati dal sindaco; risposte non ne abbiamo avute. Anzi, il sindaco in più riprese, con dichiarazioni a questo blog, ha detto che è tranquillo e che, per lui, sarebbe tutto a posto. A me non sembra proprio. Per noi la situazione è instabile. Noi aspettiamo chiarimenti. Senza di essi non parteciperemo ai lavori della maggioranza, anche se Gaude e Bergoglio continueranno a partecipare ai lavori di Giunta per non penalizzare l’intera città».

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