Santena, Santino Cascella commenta la recente conferenza dei capigruppo

SANTENA – 23 febbraio 2010 – Santino Cascella, presidente del Consiglio comunale, con la lettera che segue, commenta l’ultima conferenza dei capigruppo

Santino Cascella
Santino Cascella, presidente del Consiglio comunale

In merito all’articolo pubblicato sul blog rosso santena il 20 febbraio scorso, relativo alla cronaca della conferenza dei capigruppo, avrei alcune considerazioni da fare.

Intanto non capisco perché il consigliere Falcocchio, assieme al sindaco e a una striminzita maggioranza, si accanisca tanto nei miei confronti –  in quanto presidente del Consiglio – al punto da progettare una sorta di golpe per tentare di sfiduciarmi. Non vedo alcun motivo per cui questo consigliere debba prendersela con me, che sono sempre stato un leale avversario.

Premesso che il rapporto politico tra noi si è incrinato per divergenze di  idee: a fronte di critiche da parte mia nei confronti di questa amministrazione, l’atteggiamento di Falcocchio è sempre stato giulivo ed accondiscendente.

Per quanto mi riguarda penso che una giustificazione debba trovarla all’interno del proprio partito, per tutta una serie di discrasie venutesi a creare.

E’ bene rammentare che la sua sfiducia è maturata anche con la compartecipazione sia nella parte programmatica che realizzativa di un  componente della sua parte politica.

E il suo partito cosa fa? Anziché prendere un provvedimento di censura su un proprio adepto per un atteggiamento insubordinato, decide senza alcun indugio di premiare quest’ultimo nei confronti di un collega surrogandolo a tutti gli effetti.

Per quanto mi riguarda, ho sempre manifestato il mio radicamento nel vecchio partito di Giorgio Almirante, perché aveva valori indissolubili e una ferma disciplina all’interno.

Vorrei poi che qualcuno mi spiegasse cosa serve sospendersi dal proprio partito per poi collocarsi all’interno di un variegato gruppo, guarda caso proprio in compagnia di un collega che l’ha sfiduciato senza alcun indugio, soffiandogli il posto e di un altro ritenuto avversario politico in quanto non eletto nelle fila del centro destra.

Aggiungo che non è pensabile nominare tre assessori a fronte di tre consiglieri appartenenti allo stesso partito perché in tal modo si altererebbero gli equilibri politici all’interno di una stessa coalizione.

Tutto ciò premesso, non rimane che attendere con serenità ogni sorta di verdetto dovesse sopraggiungere, forte di uno spirito libero e di una serenità d’animo.

23 febbraio 2010

Santino Cascella

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