SANTENA – 23 febbraio 2010 – Il sindaco Benny Nicotra e il consigliere Pino Falcocchio, in poche battute, fanno il punto sulla situazione politica cittadina.
Come concordato in sede di conferenza di capigruppo, il consiglio comunale sarà convocato per il giorno 8 marzo. Per quella data il sindaco deve risolvere alcuni problemi. Pino Falcocchio chiede con vigore di rientrare il Giunta e non nasconde di considerare un corpo estraneo alla maggioranza di centro-destra l’ultimo assessore arrivato: Massimiliano Miano.
Pino Falcocchio conferma le sue posizioni: «Noi – e quando dico noi parlo anche a nome di Gaude e Bergoglio – continuiamo a comportarci come annunciato nei giorni scorsi. I due assessori partecipano ai lavori di Giunta, per non bloccare l’attività amministrativa. Intendiamo invece disertare le riunioni di maggioranza fin che dal sindaco non arriveranno risposte rispetto alle nostre richieste. Domani, mercoledì 24 febbraio, è prevista una riunione di maggioranza: noi non ci saremo. Ovviamente questo nostro atteggiamento non potrà andare avanti molto: a breve ci attendiamo risposte da Benny Nicotra. Fino ad oggi però non abbiamo ricevuto né contatti né tantomeno risposte».
«Ribadisco che noi aspettiamo spiegazioni in merito all’entrata in Giunta di un componente eletto nelle fila delle opposizioni – conclude Falcocchio –. Ci attendiamo delle spiegazioni quantomeno plausibili: le aspettiamo noi, ma le attendono anche tutti i cittadini. Mi auguro che la situazione possa chiarirsi davvero a breve; il consiglio comunale è alle porte. Naturalmente auspichiamo un chiarimento da parte del primo cittadino prima di arrivare in aula. Sino ad allora continueremo a vivere un po’ come separati in casa; una situazione niente affatto gradevole e che non potrà durare ancora molto».
Benny Nicotra, interpellato sulla vicenda risponde con poche parole: «Per ora non ho novità da segnalare – spiega Benny Nicotra –. Quando riuscirò a trovare una quadra e a risolvere la questione lo dirò anche ai mezzi di informazione. Stop».
Qualche parola in più dal sindaco arriva a commento della notizia che gli ha scagliato contro Bruno Babando dal suo sito – www.lospiffero.com –. “L’illuminazione di Scarabosio accende di speranze Nicotra”, questo il titolo di un pezzo di una trentina di righe – pubblicato nella rubrica “Buco della serratura” dove si racconta che il senatore del Pdl Aldo Scarabosio sarebbe in lizza per diventare commissario dell’Autority per l’energia e la sua successione al Senato potrebbe riportare in parlamento il sindaco benny Nicotra. Chi lo desidera può andare a leggersi tutto il pezzo. Qui di seguito ricordiamo che Babando racconta che i primi esclusi al Senato sono Sergio Ebarnabo, vicesindaco di Asti e Fabrizio Comba, consigliere di amministrazione di UniCredit. Ambedue sono candidati alle Regionali, con buone possibilità di entrare a palazzo Lascaris e quindi incompatibili con la carica senatoriale. Secondo Babando, a questo punto toccherebbe al terzo dei non eletti, e cioè a Benny Nicotra. E qui arriva il presunto scoop: «Benny Nicotra, a dar retta ai boatos, sarebbe a un passo dall’adesione ai Moderati. Una voce ch troverebbe conferma nella recente decisione di far entrare in maggioranza della cittadina cavouriana la formazione di Mimmo Portas, peraltro sancita dall’assegnazione delle deleghe alla Cultura a Massimiliano Miano, esponente periferico dei Moderati».
Benny Nicotra risponde gelido a lo spiffero.com: «Non è assolutamente così. Sono tutte invenzioni. Ho già fatto pervenire la mia risposta a Bruno Babando. Non si permetta più di scrivere certe castronerie, perché se no io lo denuncio. Le affermazioni di Babando sono del tutto infondate. Intendo ribadire che io sono un dirigente provinciale e nazionale del Pdl e non ho intenzione di cambiare partito. Io sono un alto dirigente del Pdl e tale rimango». Poi Benny prosegue: «Detto questo, voglio anche dire che ho anche capito chi c’è dietro a questo pezzo: Angelo Burzi con il suo delfino Edoardo Tamagnone».
Questo pezzo si chiude con la replica di Edoardo Tamagnone: «Ipotizzare che ci sia un mandante dietro questo pezzo, quantomeno è poco rispettoso per la categoria dei giornalisti. Aggiungo che il sindaco non è nuovo ad accuse del genere. Anche in occasione della vicenda poco edificante dei contributi previdenziali che intendeva mettere a carico del Comune il sindaco aveva ipotizzato che dietro alle accuse mosse dai giornali e dai blog ci fossi io. Non era così allora, così come non lo è oggi».
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