«Manca una visione complessiva. Serve più coraggio». Il Centro destra unito per Santena boccia l’operato di Essere Santena

SANTENA – 28 febbraio 2023 – «Manca una visione complessiva. Serve più coraggio». Il Centro destra unito per Santena boccia l’operato di Essere Santena. Intervista con Roberto Ansaldi, capogruppo degli oppositori nel parlamentino santenese.

I 5 consiglieri del gruppo Centro destra unito per Santena. Tutte le immagini di questo post sono stata scattate durante il consiglio comunale del 23 febbraio 2023

Roberto Ansaldi, classe 1952, dirigente industriale in quiescenza, capogruppo del gruppo consiliare di minoranza Centro destra unito per Santena, traccia un primo bilancio dell’attività portava avanti nella tornata amministrativa dalla Giunta Roby Ghio, nata con il rinnovo del consiglio del giugno 2022.  Roberto Ansaldi comincia con una premessa: «Intanto va detto che i rapporti personali, tra noi della minoranza e gli esponenti della maggioranza di Essere Santena, dopo i primi consigli comunali, ora si sono assestati sul rispetto reciproco».  

Roberto Ansaldi, capogruppo consiliare del Centro destra unito per Santena

Subito dopo Ansaldi parte lancia in resta: «Credo che la maggioranza guidata dal sindaco Roby Ghio manchi di una visione complessiva dell’amministrazione comunale. Secondo me non hanno ben definito le priorità. Secondo il nostro gruppo, il Centro destra unito per Santena, le priorità sono tre, con questo ordine di merito: sicurezza, funzionalità ed estetica. Soprattutto, secondo noi, la squadra degli amministratori di Essere Santena non ha chiaro cosa serve alla nostra città per poter arrivare a un futuro più roseo. Diciamola in un altro modo: rispetto ai due mandati precedenti di Essere Santena alla guida della città, sinora, dal giugno 2022, non hanno ancora alzato l’asticella. Non hanno ancora cambiato passo. E invece secondo noi occorre cambiare rotta …e in fretta».

Il capogruppo degli oppositori prosegue così: «Per tutta una serie di cose che stanno capitando in questa tornata consiliare da qui al 2027, gli amministratori devono muoversi per far compiere un salto di qualità alla città di Santena. Oggi ci sono opportunità che non si possono perdere. Due su tutte: il nuovo ospedale unico dell’Asl To5, che sembra indirizzato sul sito di Cambiano e il progetto della tangenziale Est. Io penso che gli amministratori devono agire, pancia a terra, per utilizzare la tornata amministrativa in corso per far fare un salto di qualità alla città di Santena». Poi Roberto Ansaldi elenca quelli che la minoranza consiliare ritiene siano i problemi di Santena che vadano affrontati senza ulteriore indugio: «Per noi le priorità sono queste. Primo, occorre mettere a posto gli edifici scolastici, che siano in piena sicurezza. Secondo: occorre mettere mano alla viabilità cittadina, che è uno dei mali di questa nostra città. Noi diciamo che con l’attuale viabilità la città non può crescere. Da ultimo, nell’ambito dei poteri concessi a noi amministratori comunali, occorre fare tutto il possibile per aiutare l’economia cittadina e quella di zona a decollare».

Roberto Ansaldi, si ferma, fa un respiro lungo, allarga le braccia e afferma: «La differenza fra noi e loro è che loro ritengono che Santena vada bene così come è e che sia solo da migliorare un po’. Noi riteniamo invece che Santena debba fare un bel salto di qualità. Oggi alcuni segnali sono tutt’altro che positivi. Se parliamo di economia il tessuto produttivo manda segnali preoccupanti. Alcune aziende industriali sono ferme. Un’azienda che ha sempre lavorato con l’estero, in particolare in Medio Oriente, sta chiudendo per mancanza di commesse. Una realtà significativa quale la ditta Feyles si sta ricollocando a Cambiano. Altre ditte, quali la Lenti Rugger è stata acquisita dalla Amadori e, senza una revisione della viabilità, nessuno sa bene cosa potrà succedere in futuro. Il commercio cittadino è alle prese con una forte crisi. La valenza turistica cittadina, legata al complesso cavouriano potrebbe rappresentare uno sbocco importante per la città; serve però un progetto che oggi fatichiamo a intravedere. Il memoriale cavouriano oggi conta su ottomila visitatori l’anno: un po’ pochini per avere garantito un futuro. Anche qui, noi chiediamo che l’amministrazione abbia più coraggio: supporti la Fondazione e investa risorse adeguate. Molto da fare c’è anche nel settore dell’accoglienza. I pochi turisti che oggi arrivano in città andrebbero accolti in modo degno. Lo ripeto, questa maggioranza deve avere più coraggio. Secondo noi, per il complesso cavouriano servirebbe un piano di crescita retto da privati come dal pubblico, chiamati a lavorare in sinergia. Un piano che coinvolga tutta la città, a partire dalla viabilità e dal tessuto commerciale. Valorizzare il centro è solo il primo passo: la centralissima piazza Martiri della Libertà non può essere ridotta, come oggi, a mera area di parcheggio. Di alcuni progetti, quali ad esempio la Scuola nazionale di amministrazione, poi non sappiamo bene come potranno proseguire…».

Elena Benente

Roberto Ansaldi aggiunge questa considerazione: «A parte la disponibilità formale a collaborare con noi della minoranza, espressa verbalmente in consiglio comunale dagli amministratori di Essere Santena sostanzialmente sinora non abbiamo visto comportamenti coerenti con tali affermazioni. Sinora zero di zero…». Da Roberto Ansaldi, amministratore di lungo corso del centro destra non manca una citazione dei tempi passati: «Secondo me, nei tempi delle amministrazioni guidate da Benny Nicotra, c’era più coraggio. Prima di compiere scelte amministrative importanti ci si confrontava. Si discuteva, magari anche a lungo. Poi però si partiva e si andava avanti senza indugio.  Le disponibilità economiche allora erano poche, ma in qualche modo si trovavano. Oggi è diverso. Secondo noi le risorse oggi ci sono, ma non vengono utilizzate a dovere. Mi sembra un po’ che si lavori con il freno a mano tirato».

«Oggi c’è anche da recuperare un distacco tra la gente e noi amministratori. Come sempre pochi santenesi seguono i lavori in consiglio comunale – continua Roberto Ansaldi -. A una buona parte dei santenesi non gliene può fregare di meno del nostro agire amministrativo, a meno che abbiano un problema personale; allora si fanno vivi.  Un’altra parte dei santenesi ci dicono però che gli amministratori comunali dovrebbero fare di più. Ci sono tanti santenesi che vorrebbero vedere crescere questa nostra città». Roberto Ansaldi tira fuori un tema, spesso presentato in consiglio comunale dalla minoranza: «L’avanzo di amministrazione prodotto dalla Giunta al governo della città supera i tre milioni di euro. Per noi sono soldi fermi in cassa perché non si investe. La nostra posizione è chiara: o questi fondi incassati si utilizzano per far crescere la città, oppure occorre chiedere meno soldi ai cittadini. Se non si riesce a spendere queste risorse allora facciamo versare ai santenesi meno di Imu e di Irpef…».

Marinella D’Agostino e Carmelo Maggio
Angelo Salerno, referente politico del gruppo consiliare Centro destra unito per Santena

L’esponente della minoranza consiliare prosegue così: «Rispetto ai progetti strategici credo che noi ci saremmo comportati in modo diverso. Avremo raggruppato tutti gli edifici scolastici cittadini attorno alle attuali scuole medie Falcone ed elementari Borsellino.  Il nostro programma prevedeva di collocare il municipio di Santena nell’attuale plesso centrale Cavour delle elementari. Dalla Giunta che governa la città arrivano invece segnali diversi. Palazzo comunale resterà dov’è oggi. Gli edifici scolastici idem. Il progetto di collocare il municipio a Villa Rey – notizia di questi giorni – è definitivamente sfumato…». Roberto Ansaldi si appresta a chiudere con questa considerazione: «Io sinora non sono pentito della scelta di ritornare a un ruolo attivo in amministrazione comunale. Io ero deciso a non ritornare, perché avevo già dato… Poi, vedere questa città ferma, mi lasciava un po’ con l’amaro in bocca. Alla fine ho ceduto. Ho detto, provo ancora cinque anni a vedere se riesco a smuovere questa città. In consiglio comunale noi minoranza portiamo avanti una opposizione che riteniamo costruttiva, tesa a spingere la giunta, guidata da Roby Ghio, a fare quel che riteniamo serva a questa città».

Il gruppo consiliare di minoranza dopo il rinnovo del parlamentino cittadino ha cambiato nome assumendo quello di Centro destra unito per Santena. «La nostra attività non si limita al consiglio comunale – chiude Roberto Ansaldi -. Come gruppo organizziamo una riunione plenaria mensile. Riuniamo amministratori, simpatizzanti e coloro che si riconoscono in quanto facciamo.  Lavoriamo con una segreteria allargata. Valutiamo l’operato di chi amministra la città, decidiamo quali attività portare avanti. Poi si procede. In consiglio siamo in cinque. Io, come capogruppo, le consigliere Elena Benente e Marinella D’Agostino e i consiglieri Carmelo Maggio e Angelo Salerno. Quest’ultimo è anche il referente politico del gruppo consiliare Centro destra unito per Santena. Abbiamo cambiato nome con l’intento di riuscire nel dare un riferimento cittadino all’area di centro destra che, da oltre dieci anni, non veniva più rappresentata in consiglio, come in città. Abbiamo ritenuto giusto far nascere, in città come in consiglio comunale, un centro destra ben definito. Questo è stato il senso del cambio del nome del gruppo consiliare».