Ages, dopo undici giorni di sciopero domattina la fabbrica riparte

SANTENA – 13 novembre 2008 – Dopo undici giorni di sciopero l’Ages riparte, ma il presidio continua. La giornata la racconta Enrico de Paolo, della segreteria Filcem Cgil Torino.

Enrico de Paolo spiega: “Stamattina abbiamo incontrato gli avvocati per fornire una serie di informazioni ai nostri legali. Abbiamo ripercorso le vicende dello stabilimento di Santena, come dell’intero Gruppo Ages spa. Abbiamo consegnato copia delle intese siglate negli ultimi anni e ripercorso gli accorpamenti, le modifiche agli assesti societari e tutti gli accordi di cassa e di mobilità. Ai legali abbiamo ricordato le tante tensioni vissute dagli operai. Sono state fornite informazioni in merito ai mancati pagamenti che lamentano i lavoratori. Nel pomeriggio i legali torinesi si sono incontrati con gli avvocati di Asti per ultimare la documentazione e preparare la richiesta della verifica della solvenza del gruppo Ages e la richiesta del commissariamento. Domattina questa richiesta sarà presentata negli uffici del Tribunale di Asti”.
Enrico de Paolo, aggiunge: “Sempre questa mattina i legali ci hanno ufficializzato che la Fiat ha presentato la stessa procedura. Per noi la mossa della Fiat rappresenta un fatto positivo che ci fa ben sperare. In sostanza anche la casa automobilistica torinese ha chiesto il commissariamento di questa azienda perché vorrebbe che l’Ages fosse meglio gestita”.
“Dopo l’incontro con i legali – prosegue de Paolo – siamo andati in assemblea davanti ai cancelli, con i lavoratori che stanno presidiano i cancelli dallo scorso 3 novembre. La decisione presa è stata questa: domattina, con l’inizio del primo turno, alle sei, si rientra in fabbrica e la produzione può ripartire. Già oggi alcuni tecnici hanno varcato i cancelli per avviare la macchina produttiva. Depositata la richiesta di verifica di solvenza e la richiesta di commissariamento non ci sono più motivi per continuare lo sciopero. In primo luogo si riprende a lavorare perché i lavoratori non hanno intenzione di peggiorare la già pesante situazione economica della fabbrica.  In secondo luogo i lavoratori faranno tutto il possibile per ritornare alla normalità. Il commissario nominato dal Tribunale dovrà valutare anche la possibilità dello stabilimento di proseguire la sua attività produttiva. Riprendere le produzioni e fatturare è l’unico modo che l’Ages ha per recuperare lo stato di solvenza. Naturalmente ci auguriamo che arrivi dal Ministero del Lavoro il via libera al terzo anno di cassa: in caso contrario i conti dell’azienda subirebbero un altro grave colpo”.
Enrico de Paolo conclude: “Domattina, 14 novembre, alle sei, la fabbrica riparte, ma il presidio continua. Una parte dei gazebi montati davanti ai cancelli saranno smantellati; resterà un presidio permanente, con la presenza dei lavoratori che sono in cassa integrazione. Il presidio continuerà fino a che non avremo notizia dell’arrivo del commissariamento. Continuiamo a restare davanti ai cancelli perché non vorremmo che, in attesa della nomina, la capacità produttiva dell’azienda fosse ulteriormente compromessa con l’uscita dai cancelli di qualche macchinario”.

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