L’Ages è ripartita: 163 restano in cassa

SANTENA – 15 novembre 2008 – L’Ages è ripartita. Venerdì mattina, alle 6 in punto, i primi lavoratori hanno varcato i cancelli dopo dodici giorni di sciopero e presidio. Le linee hanno ripreso la loro operatività e sono state prodotti componenti da destinare alla Fiat. Hanno ripreso a lavorare 90 operai diretti, 50 operai indiretti e 60 impiegati. Sono in cassa integrazione 143 operai diretti e 20 impiegati.


Mentre lo stabilimento ha ripreso a produrre, i 163 lavoratori in cassa integrazione garantiscono la continuità del presidio davanti ai cancelli. Delegati e cassaintegrati assicurano la presenza 24 ore su 24. Una presenza che continuerà fino al pronunciamento del Tribunale di Asti in merito alla solvenza dell’Ages spa e alla richiesta di commissariamento. La richiesta è arrivata al Tribunale direttamente dagli uffici legali di Fiat. In queste ore anche l’ufficio legale del sindacato sta ultimando la documentazione da presentare a Tribunale.
Dopo la richiesta di verifica della solvenza del gruppo il Tribunale nominerà un commissario con il compito di preparare una relazione sulla situazione economica, sulla capacità produttiva dello stabilimento e dell’intero gruppo Ages. Per assolvere a questo compito il tempo previsto è di un mese. Avuta la relazione il Tribunale potrà emettere il verdetto in merito all’eventuale insolvenza e sulla possibilità che il gruppo ha di proseguire per risanare i conti. Dopo questa pronuncia è previsto l’intervento del ministero delle Attività produttive.


I lavoratori che presidiano il cancello spiegano: “La mobilitazione portata avanti sembra avere prodotto i risultati sperati. La vicenda del gruppo Ages  è diventata di dominio pubblico: questo è importante perché eravamo preda di una lenta agonia che proseguiva nel disinteresse generale. La richiesta arrivata al Tribunale ci fa sperare che l’attuale proprietà venga messa da parte. Comunque, fino alla nomina del commissario noi da qui davanti ai cancelli, non ce ne andremo: non ci fidiamo della proprietà e non vorremmo che dallo stabilimento venissero portati fuori macchinari che potrebbero ridurre la capacità produttiva. Nel passato abbiamo visto di tutto e abbiamo perso la fiducia nell’attuale proprietà: il presidio andrà avanti sino a che non vedremo arrivare il commissario nominato dal Tribunale di Asti”.


Tra le notizie collegate alla vicenda Ages si segnala che il sindaco di Santena, Benny Nicotra, lunedì mattina riunirà sindaci e parroci della zona per ragionare sugli interventi che gli enti locali possono attuare rispetto alla perdita di occupazione che sta investendo questa zona, come l’intero Piemonte.
Altra iniziativa da segnalare è la lettera inviata dalla Camera del lavoro di Moncalieri dove si chiede al sindaco l’istituzione di un tavolo per discutere e concertare welfare locale e gli ammortizzatori sociali che possono essere attuati a sostegno delle famiglie santenesi interessate dalla vicenda dell’Ages e dalle crisi di altre fabbriche site nei Comuni vicini.

filippo.tesio@tin.it